Sabato della III settimana di Pasqua

Vangelo del giorno

IL VANGELO DEL GIORNO

Il Vangelo del giorno

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,60-69.

In quel tempo, molti tra i discepoli di Gesù, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?».
Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza?

E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima?
E’ lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.
Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito.
E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».
Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?».
Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna;
noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

“Tu hai parole di vita eterna”

“Da chi andremo ?” chiede Pietro. Vuol dire: “Chi, come te, ci istruirà sui divini misteri?”, o ancora: “Da chi potremmo avere qualcosa di meglio? Tu hai parole di vita eterna”. Non sono impossibili, come dicono altri discepoli.

Al contrario, conducono alla realtà più straordinaria, la vita senza fine, la vita immortale. Queste parole ci mostrano chiaramente che dobbiamo sederci ai piedi di Cristo, prenderlo come solo e unico maestro e stare costantemente con lui. (…) Anche l’Antico Testamento ci insegna a seguire Cristo, sempre uniti a lui. Difatti, al tempo in cui gli israeliti, liberati dall’oppressione egiziana, si dirigevano velocemente verso la terra promessa, Dio non li lasciò soli nel viaggio.

Chi dona la Legge non poteva permettere che andassero chissà dove, a caso. Infatti, senza guida, sicuramente si sarebbero smarriti (…); gli Israeliti trovavano salvezza restando con la loro guida. Oggi facciamo lo stesso rifiutando di separarci da Cristo, poiché è lui che si è manifestato ai progenitori sotto le apparenze della tenda, della nube e del fuoco (Es 13,21; 26,1ss). (…) “Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo” (Gv 12,26). (…)

Ora, camminare in compagnia e dietro a Cristo Salvatore non si fa in senso materiale, ma piuttosto con le opere della virtù. I discepoli più saggi vi si sono decisamente impegnati con tutto il cuore (…); con ragione dicono: “Da chi andremo ?” In altri termini:

“Saremo sempre con te, resteremo fedeli ai tuoi comandi, accoglieremo le tue parole, senza mai dubitare. Non penseremo, come gli ignoranti, che il tuo insegnamento è difficile da intendere. Al contrario diremo: ‘Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: più del miele per la mia bocca’” (Sal 119,103).

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